Tra le mille faccende a cui dobbiamo pensare quotidianamente ecco che viene a noi il Signore, zitto zitto, quatto quatto. Con umiltà, si mette accanto a noi per abitare la nostra vita, ma noi spesso lo releghiamo nel vortice degli impegni e, purtroppo, appare poi come uno dei tanti, a cui dar retta se ci avanza tempo. Ecco che il Vangelo ci ricorda che Gesù c’è lo stesso, anche se non gli lasciamo lo spazio vitale che ci pigliamo noi, convinti di poter gestire per intero la nostra vita a nostro buon senso. Gesù è nato anche se per lui e i suoi non c’era posto nell’alloggio. Gesù c’è, anche se non gli lasciamo spazio nel cuore e nella giornata. Così ci dimostra ulteriormente che Dio, grazie al Cielo, la pensa diversamente da noi; ci dimostra che Lui è Dio e non un uomo né una sua proiezione. Ammettiamolo: grazie al Cielo, che non smette di affacciarsi e inchinarsi su questa terra, su ciascuno di noi. Buon Natale!
L’Informatore del 21 dicembre 2025
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